Il primo nucleo della Biblioteca e degli Archivi di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano è costituito da alcuni volumi del fondo Vogliano e altri acquistati da Sergio Donadoni che tenne il primo insegnamento di Egittologia in Ateneo. Dal 1993, anno in cui l’insegnamento viene riattivato da Patrizia Piacentini, la collezione bibliografica è stata incrementata in maniera determinante con l’acquisizione nel 1999 dell’eccezionale fondo librario di Elmar Edel, costituito da oltre 15000 titoli, e grazie alla donazione di parte della biblioteca di Alexandre Varille. Periodici acquisti di volumi di pregio e rari, oltre che di volumi per la ricerca corrente, e doni di privati, costituiscono il continuo incremento della biblioteca, che oggi può essere annoverata tra le prime nel panorama mondiale.
Altrettanto eccezionale è la raccolta archivistica costituita da fondi prodotti da egittologi dalla metà del XIX secolo sino ai nostri giorni. I fondi sono stati acquistati, come quelli di Elmar Edel (1999), di Alexandre Varille (2002) – al cui interno sono conservati anche la maggior parte di quelli del suo maestro Victor Loret e di James E. Quibell – l’epistolario di Heinrich Brugsch con Auguste Mariette (2004), il fondo Wolja Erichsen (2006) e Bernard V. Bothmer (2008), mentre altri sono stati donati o lasciati in deposito all’Università degli Studi di Milano come quelli di George Fraser (2004), di William Kelly Simpson (2007), di Pierre Lacau (2009), di Giuseppe Botti “Primo” (2011) e una seconda parte del fondo Elmar Edel (2012, dono Manfred Görg).
Dal 2005 la Biblioteca e gli Archivi di Egittologia sono parte della Biblioteca di Scienze dell’Antichità e Filologia moderna, di cui costituiscono una sezione che lavora in stretto contatto con la cattedra di Egittologia del Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici.
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