NOTIZIA

Mangiarsi le parole

Archivi e cucina: l’insolito connubio si svela tra le 101 ricette letterarie raccolte in Mangiarsi le parole  volume curato da Luca Clerici, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Milano (qui in un interessante video di presentazione).

Il volume è organizzato in un Menù alla carta di sette portate e in altrettanti Menù a tema:

  • Afrodisiaco
  • Rosa (ricette di donne)
  • Giallo (poliziesco)
  • Dietetico
  • In versi (solo primi piatti).

Dopo il Metamenu (un gioco), pagine bianche sono pronte ad accogliere il Menù del lettore, il classico spazio della creatività personale indispensabile in un ricettario che si rispetti.

Gli autori delle ricette sono scrittori italiani del Novecento come i due premi Nobel, Grazia Deledda e Giuseppe Ungaretti, o come Nico Orengo, Alberto Moravia, Massimo Bontempelli, Antonio Tabucchi e Umberto Eco, senza dimenticare altri chef come Aldo Fabrizi, Lella Costa, Gianni Brera.

Arricchiscono il testo i racconti inediti regalati da importanti amici della Statale: Simonetta Agnello Hornby, Andrea Vitali, Walter Siti, Hans Tuzzi, Antonio Franchini, Giuseppe Lupo e Michele Mari, autore di una memorabile autobiografia “culinaria” fra i banchi dell’Università Statale.

L’intero apparato iconografico proviene da archivi e biblioteche del Centro Apice ed è scandito da una serie di disegni di John Alcorn, a partire dalla copertina del libro. Le immagini “culinarie” sono riproduzioni di libri per bambini (Fondo Wick, Collezione ‘900 Sergio Reggi, Archivio Pinin Carpi), o tratte da testate giornalistiche (Fondo Marengo), fotografie originali (Archivio Scheiwiller) e documenti inediti (Archivio Mario Soldati, Archivio Storico dell’Università Statale).

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